Salone di Francoforte, 15 settembre 2009: allo stand Ferrari gli occhi sono tutti puntati sulla nuova 458 Italia, la berlinetta a due posti che nei primi mesi del 2010 sostituirà la 430 nei listini Ferrari. La nuova vettura è il frutto di un progetto a cui ha partecipato fin dall’inizio il pluricampione Michael Schumacher, che come si sa, dopo il suo ritiro presta consulenza alla Casa del Cavallino Rampante. Come sempre, il disegno della splendida carrozzeria è firmato dal prestigioso atelier di Pininfarina, il quale ogni volta che crea una Ferrari va oltre la semplice realizzazione di una carrozzeria per dare luogo piuttosto ad un perfetto connubio tra arte, tecnologia e fisica applicata. Il corpo vettura della 458 Italia è nato tenendo conto dell’impatto emotivo che la vettura deve suscitare, ma anche di esigenze più tecniche, come la migliore penetrazione aerodinamica possibile, volta sia ad ottenere prestazioni ai massimi livelli, sia addirittura un certo contenimento nei consumi e delle emissioni inquinanti. Lo studio dell’aerodinamica in fase di progetto è stato anche necessario per assicurare alla vettura un eccezionale comportamento stradale, senza scompensi ad alte velocità. Ecco quindi che vengono perfezionati i princìpi di deportanza ed effetto suolo che a suo tempo vennero applicati anche su diversi modelli precedenti. Frontalmente la 458 Italia è caratterizzata da una larga “bocca” che serve sia per convogliare l’aria fresca verso il vano motore sistemato posteriormente, sia per creare quell’effetto suolo così importante per il comportamento stradale della vettura. L’efficienza aerodinamica della 458 Italia è poi incrementata da due piccoli deflettori situati nella “bocca” frontale, e che servono ad ottimizzare il flusso d’aria passante sotto il corpo vettura. Sempre nel frontale spiccano i gruppi ottici dal disegno particolare, dotati di una sorta di “ciglio” che evoca l’idea di uno sguardo accigliato ed aggressivo. Nella parte superiore, questi gruppi ottici possiedono una sezione a led dedicata agli indicatori di direzione. La fiancata è snella e sinuosa ed è stata disegnata anch’essa per l’ottimizzazione aerodinamica: qui spiccano i grossi e muscolosi passaruota posteriori, atti ad ospitare gli enormi cerchi in lega da 20 pollici con gommatura differenziata tra i due assi (235/35 davanti e 295/35 dietro). Posteriormente si notano, oltre al vano motore protetto da una cupola in cristallo, i due fari tondi a led che sembrano semplicemente “poggiare” sui parafanghi, come avveniva nella Ferrari Enzo. Ma spiccano anche i tre scarichi centrali a funzionamento differenziato: a bassi regimi è attivo solo quello centrale, mentre sopra i 3000 giri/min questo si spegne e si attivano i due laterali. Tra l’altro i tre scarichi laterali rievocano quelli montati oltre vent’anni prima dall’indimenticata F40. Altro stato dell’arte è il comparto meccanico della 458 Italia, in particolare il motore, ma anche tutto il resto. Il “cuore” della 458 Italia, sistemato come sempre in posizione posteriore centrale, è un V8 ad iniezione diretta da 4499 cc che attinge a piene mani dall’esperienza della Casa di Maranello in Formula 1. In particolare, dalle competizioni vengono ripresi gli studi di fluidodinamica per l’ottimizzazione dei flussi gassosi in entrata ed in uscita. Su questo motore si è anche lavorato molto per la riduzione degli attriti in gioco. In particolare, sono stati adottati pistoni rivestiti in grafite, assi a camme lucidati e bicchierini valvole con riporto in carbonio. Tali soluzioni hanno lo scopo di ottimizzare il rendimento, aumentare l’efficienza dal punto di vista prestazionale ed addirittura arrivare a limare i consumi e le emissioni inquinanti, ma soprattutto per permettere a questo V8 a corsa lunga di raggiungere un regime di rotazione fino a questo momento impensabile per un’auto stradale, e pari a ben 9000 giri/min, a cui si raggiunge la potenza massima di 570 CV. La coppia massima, invece, raggiunge 540 Nm a 6000 giri/min, ma l’80% di tale valore è già disponibile a 3250 giri/min. Tali numeri racchiudono anche altri due record, quelli di potenza specifica (127 CV/litro) e coppia specifica (120 Nm/litro). Il V8 della 458 Italia include inoltre la fasatura variabile lato aspirazione e scarico ed i collettori di aspirazione a geometria variabile. Altrettanto raffinato è il sistema di trasmissione, che impiega un cambio a doppia frizione dotato di 7 rapporti, derivato da quello installato sulla California, ma decisamente evoluto in modo da ottimizzare i già eccellenti tempi di risposta e cambiata. Al cambio viene integrato un differenziale elettronico denominato E-Diff3, più efficiente rispetto ad un differenziale classico e nel contempo anche più leggero. Tale differenziale viene integrato con il dispositivo F1-Trac, anch’esso a gestione elettronica. Entrambi i dispositivi vengono gestiti da un apposito software. Altra raffinatezza della 458 Italia è costituita dal comparto telaistico. Già in se’ è notevole il telaio modulare in estrusi di alluminio altoresistenziale, realizzato con procedimenti simili a quelli impiegati nell’industria aerospaziale. Tale telaio garantisce una rigidità torsionale superiore del 15% rispetto al telaio della F430. Notevoli ed innovative anche le geometrie di avantreno e retrotreno: anteriormente troviamo dei triangoli ad “L” sovrapposti, mentre posteriormente si ha un sistema multilink. Tali soluzioni garantiscono sia un maggior confort nell’affrontare le asperità del fondo stradale, sia una maggior rigidità trasversale che garantisce un miglior handling. Gli ammortizzatori sono del tipo a smorzamento magnetoreologico di seconda generazione. Tale sistema è un’evoluzione di quello introdotto in precedenza sulla 599 GTB, in quanto dispone di una nuova centralina elettronica e di ammortizzatori a minor attrito. Merita anche l’impianto frenante Brembo a dischi carboceramici (anteriori da 398 mm e posteriori da 360 mm), dotato di un sistema ABS gestito anch’esso da un software che interagisce con i due sistemi E-Diff3 ed F1-Trac, in modo da correggere eventuali errori del pilota o scompensi dovuti all’eventuale insidiosità del fondo stradale. Tutte queste caratteristiche telaistiche, unite ad una gommatura sviluppata specificamente per la 458 Italia, conferiscono alla vettura un comportamento stradale impeccabile e di livello superiore su tutti i fronti. Accingendosi ad entrare nel posto guida, ci si accorge dello strano ma riuscito connubio tra lusso e sportività, esaltato dagli abbinamenti tra pelle ed alluminio. Qui spicca un volante che definire semplicemente “multifunzione” sarebbe un eufemismo, poiché incorpora praticamente tutte le principali funzioni della vettura, dagli indicatori di direzione alle levette del cambio a doppia frizione, dai fari all’attivazione/disattivazione parziale o totale dei controlli di trazione, dall’accensione del motore alla taratura delle sospensioni. Già il volante è quindi un’autentica opera d’arte, che comunque richiede perizia nell’utilizzo. La Ferrari 458 Italia sarà in vendita nei primi mesi del 2010 al prezzo di 197 mila Euro.
Luca Dani |